Sabato 11 maggio il convegno diocesano «Intelligenza artificiale e sapienza del cuore»

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In prossimità della 58a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali 2024, che la Chiesa celebrerà il prossimo 12 maggio, l'Arcidiocesi di Udine propone per il giorno precedente, sabato 11, un convegno diocesano dal titolo «Intelligenza artificiale e sapienza del cuore. Per una comunicazione pienamente umana». Il titolo è mutuato dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale 2024, pubblicato lo scorso gennaio. L'appuntamento sarà alle 9.15 nei locali del seminario di Castellerio (Pagnacco).

Tre gli interventi previsti, oltre al video-saluto iniziale di mons. Riccardo Lamba, arcivescovo di Udine, ecco le parole del prof. Angelo Montanari (Università di Udine), del prof. Oscar Tiozzo Brasiola (Università di Padova) e del prof. Giovanni Tridente (Pontificia università della Santa Croce, Roma, oltre che giornalista vaticanista).

I giornalisti possono ottenere 5 crediti formativi deontologici previa iscrizione sulla piattaforma formativa a loro dedicata.

Il convegno è frutto del lavoro di un affiatato gruppo di giovani con diverse sensibilità e competenze, nato in seno all'Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali. Molti di questi giovani animeranno i momenti del convegno.

I destinatari

Può partecipare chiunque sia interessato al tema; in particolare, sono invitati:

  • operatori pastorali e referenti dell'ambito "Cultura e comunicazione" delle Collaborazioni pastorali (es. redazioni dei bollettini parrocchiali, webmaster ecclesiali, gruppi culturali, diffusori del settimanale diocesano, ecc.);
  • Giornalisti (con assegnazione di 5 crediti formativi deontologici previa iscrizione sulla piattaforma formativa a essi dedicata);
  • insegnanti e studenti (è possibile ottenere un attestato di partecipazione);
  • sacerdoti e religiosi/e;
  • catechisti/e;
  • laici e laiche interessati al tema.
Il programma
  • 9.15: arrivi
  • 9.30: saluti iniziali e introduzione (Giovanni Lesa)
    • Video di saluto dell’arcivescovo mons. Riccardo Lamba
  • 10.00: Parole da condividere. Dizionario di base dell’Intelligenza artificiale. Prof. Angelo Montanari
  • 10.40: Pausa
  • 11.00: Scelta di uno tra due gruppi:
    • Le parole generative dell’IA. Prof. Oscar Tiozzo Brasiola
    • IA e sapienza del cuore. Prof. Giovanni Tridente
  • 12.30: Conclusioni in plenaria
  • 13.00: Preghiera conclusiva
  • 13.20: Fine lavori
  • Pranzo (facoltativo, su prenotazione)

Tutti gli interventi saranno registrati.

► Prof. Angelo Montanari - Parole da condividere. Dizionario di base dell'Intelligenza artificiale

Prof. Angelo Montanari, delegato dell’Università degli Studi di Udine per il Polo di Pordenone, è professore ordinario di informatica. Autore di più di 300 pubblicazioni scientifiche su riviste e atti di conferenza internazionali, è il presidente del Capitolo italiano dell’Associazione Europea di Informatica Teorica. Membro del Consiglio del Master in “Filosofia del Digitale” dell’ateneo udinese, si interessa da sempre dei rapporti tra informatica e filosofia e di questioni di tecno-etica. È uno dei 4 ricercatori del Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche dell'Università degli Studi di Udine inserito fra i 2.000 studiosi più influenti al mondo nella loro area di ricerca in Intelligenza Artificiale dalla Tsinghua University e dall'Associazione Cinese di Intelligenza Artificiale (classifica AI 2000).

Obiettivo • Fornire un dizionario di base dell’IA, senza eccessivi dettagli tecnici, ma spiegando il funzionamento di base di un generico sistema di IA.

Per capirne di più • Dici “Intelligenza artificiale” e si materializza l’immagine di un robot dalle sembianze umane, un alter ego un po’ amico e un po’ avversario. Eppure l’IA non è un film di fantascienza con cyborg umanoidi, ma il frutto di una ricerca che mescola discipline diverse: dall’informatica alla statistica, dalla filosofia alla robotica, dalla matematica all’elettronica fino alla teologia. IA è statistica, è apprendimento automatico, è algoritmi, è uso di risorse informatiche e strutture dati. Termini sconosciuti ai più, come “machine learning” sono essenziali per comprendere il funzionamento di un qualsiasi sistema di intelligenza artificiale, dai più comuni Chat GPT e Midjourney ai più avanzati modelli di diagnosi medica AI-driven.

Domande guida

  • Quali sono le parole essenziali per comprendere l’IA?
  • Come funziona a grandi linee un sistema di IA?
  • A proposito di parole: ha senso parlare di coscienza della IA?
  • Concretamente: con che criterio si concatenano le parole che genera una IA come Chat GPT o si accostano i pixel di un’immagine su Freepik AI?

Incontro in plenaria. Durata: 40'.

► Prof. Oscar Tiozzo Brasiola - Le parole generative dell'IA

Prof. Oscar Tiozzo Brasiola, dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche e dell’Educazione, professore di Educazione ambientale e allo Sviluppo Sostenibile presso l'Università degli Studi di Padova, pedagogista, docente di Scienze Umane presso l’Educandato “San Benedetto” di Montagnana, Manager didattico per l’Università di Padova per il Corso di Specializzazione per le Attività di sostegno didattico agli Alunni con disabilità. È autore di articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali e relatore a seminari e convegni di ambito pedagogico. I suoi ambiti di ricerca sono: didattica generativa, educazione e sostenibilità, accessibilità nelle pratiche educative e didattiche

Obiettivi:

  • Alimentare la consapevolezza di ciò che si cela nei sistemi di IA a livello esistenziale, soprattutto – ma non solo – per le nuove generazioni, a partire da uno sguardo pedagogico.
  • Definire chi è il soggetto (o i soggetti) dell’IA.

Per capirne di più • Intelligenza, biologia, artificiale, naturale, neurale, apprendimento, algoritmo. Sono parole che, nel campo dell’IA, pronunciamo spesso con disinvoltura. Dopo averle definite assieme al prof. Angelo Montanari, queste parole meritano di essere scomposte e “giocate”, per capire quali implicazioni pedagogiche ed educative racchiudono al loro interno. Soprattutto le nuove generazioni, che interagiscono con sistemi di IA sullo smartphone o sul PC, per studio o per svago, possono trarre gran beneficio da una comprensione approfondita delle implicazioni delle “parole dell’IA” nella loro quotidianità. Per fare questo c’è bisogno di creare ponti tra la “nuova normalità” di sistemi digitali che utilizzano sistemi di IA in misura sempre maggiore e i concetti (talvolta molto “analogici”) che si celano dietro alla quotidianità digitale, al fine di generare interrogativi, questioni, dibattiti. In una parola: consapevolezza. Alla base, come si intravede nel messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali 2024, c’è un approccio etico ispirato al personalismo, che pone la tecnologia al servizio dell’umano e non viceversa e che verrà confrontato con la prospettiva sociocostruttivista, per la quale ogni processo di apprendimento si costruisce all’interno di contesti situati con linguaggi e interazioni propri e condivisi.

Domande guida:

  • Cosa c’è in gioco nell’utilizzo di sistemi di IA (da ragazzi… e non)?
  • Cosa “perde” e cosa “guadagna” chi si appoggia a strumenti di IA?
  • Concretamente: come cambio io se utilizzo Chat GPT per scrivere un tema oppure se uso un sintetizzatore vocale per creare un audio a piacimento?

Incontro a scelta opzionale. Durata: 1h30'.

► Prof. Giovanni Tridente - Intelligenza artificiale e sapienza del cuore

Prof. Giovanni Tridente è Direttore di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce e docente di Teoria e pratica dell'argomentazione scritta presso la Facoltà di Comunicazione istituzionale dello stesso Ateneo. Giornalista, è redattore e vaticanista della rivista spagnola OMNES e si interessa della copertura informativa sulla Chiesa e della presenza dei cattolici sui social media. Negli ultimi tempi sta esplorando il campo delle implicazioni etiche e sociali dell'Intelligenza artificiale, anche in ambito educativo. È autore di Anima digitale. La Chiesa alla prova dell'Intelligenza Artificiale (Tau, 2022).

Obiettivi:

  • Offrire una rapida panoramica sul pensiero della Chiesa nei confronti dello sviluppo dell’IA.
  • Commento al messaggio di Francesco per la GMCS 2024.
  • Introduzione alle principali linee etiche che emergono dal Messaggio di Francesco.

Per capirne di più • Nonostante di Intelligenza artificiale se ne parli da alcuni decenni, la sua esplosione (fino a diventare quasi un elemento pop) è avvenuta dopo la pandemia degli anni 2020-2022. Questa volta la Chiesa non è impreparata: anziché guardare con sospetto alla nuova tecnologia (come avvenne, per esempio, con il cinema) o attendere per diversi anni gli sviluppi della tecnica prima di definire una posizione in merito (come nel caso di internet o dei social media), per l’Intelligenza artificiale la Chiesa è riuscita fin da subito a intuire alcune tendenze di fondo, a cavallo tra rischi e opportunità. La prova sono i due messaggi, pubblicati a meno di un mese di distanza, per la Giornata mondiale della Pace e la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali del 2024, per non parlare della Rome call fo AI ethics del 2020. Da questo “tempismo” nasce la considerazione che la Chiesa può davvero offrire un contributo costruttivo allo sviluppo dell’IA in una fase in cui lo sviluppo è sì rapido, ma ancora non così pervasivo da saturare completamente la quotidianità delle persone.

Domande guida:

  • L’IA ha a che fare con concetti quali il bene comune e la centralità della persona?
  • “Sapienza del cuore”: ma l’IA è sapiente?
  • Cosa può dire il Vangelo… all’IA?
  • Concretamente: quale libertà ha l’uomo che si appoggia a strumenti di IA?

Incontro a scelta opzionale. Durata: 1h30'.

Informazioni logistiche

Il convegno si svolgerà nei locali interni del seminario interdiocesano con sede a Pagnacco, in via Castellerio n. 81 (link Google maps). Dal cancello del seminario, seguire la strada sulla sinistra aggirando l’intero edificio ed entrando nell’ampio parcheggio a disposizione dei partecipanti. L’accesso alla sala “Madrassi”, sede del convegno, si trova in prossimità dell’ingresso laterale della chiesa, a cui si accede dal parcheggio.

Il convegno è gratuito.

Per partecipare al pranzo, facoltativo, si chiede un contributo di 15 €. Il pranzo va prenotato all'atto dell'iscrizione.

I partner del convegno

Il convegno è realizzato con il supporto di

In collaborazione con

Con il patrocinio di

Media partner

 

 

 

Iscrizioni

Per ottenere i 5 crediti formativi deontologici, i giornalisti devono iscriversi sulla piattaforma formativa loro dedicata.

 

 

 

 

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